"Le mine si fanno con cave sotterranee, per le quali si va sotto un fianco di un baloardo che si voglia
rovinare" (Galileo) La contromina è "quella opposizione che si fa contro le mine" (Tensini): una
galleria predisposta nelle fondamenta di cortine e bastioni che serva ad intercettare e distruggere la
mina nemica o a limitarne l'efficacia.
A Verona esistono, alla base delle cortine cinquecentesche, numerosi tratti di contromina. Conosciuta
dai veronesi come rifugio antiaereo, questa galleria è ora in gran parte murata ed inaccessibile. Da
Porta Nuova si spinge, in entrambe le direzioni, fin sotto i bastioni della Trinità e dei Riformati, ma
non prosegue, come a volte si sente raccontare, lungo tutta la cinta: sui fianchi e sul vertice dei
bastioni venne fatta saltare dalle mine francesi del 1801-2. Prima di raggiungere il punto in cui è
crollata, gli archeospeleologi hanno dovuto superare 20/25 metri di galleria quasi completamente
interrati dagli artificeri dell'esercito napoleonico.
Le fotografie della contromina sono state eseguite dal GASV (Gruppo Archeospeleologico
Veronese) che ha collaborato con Legambiente.
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